RECENSIONI

e brava Chiara Pieretti in Annina.


l’Annina di Chiara Pieretti ha voce dolce e comprensiva.


 

Di qualità gli interpreti dei ruoli minori....Chiara Pieretti è un'Annina pietosa e dal timbro forte

La più emblematica di tutte, in palcoscenico, non è la protagonista Violetta Valery ma la sua domestica Annina, mai stata così affascinante. Chiusa in un mantello e poi in una tunica di velluto di seta nero e incorniciata in un colletto di pizzo macramè bianco, sembra il personaggio di un quadro di Vermeer attualizzato da un fotografo contemporaneo. La linearità della sua precisione, insieme al bellissimo insieme del coro (...) sono lo spettacolo più emozionante andato in scena per tutta la serata.


 

Annina affidata a Chiara Pieretti, soprano in possesso di un repertorio piuttosto vasto che ha reso bene il personaggio.

 

Chiara Pieretti è un'Annina squillante e presente a livello interpretativo

Ottima la Annina di Chiara Pieretti


 

Brava vocalmente ma soprattutto appropriata scenicamente l’Annina di Chiara Pieretti

 

Annina squillante e con voce più sonora rispetto alla stessa Violetta, era il soprano Chiara Pieretti

Teatro Comunale Modena, 30.11.14

Andrea Giovannini e Chiara Pieretti si sono rivelati ottimi attori e, nel complesso, buoni interpreti. Se il primo può contare su un centro non particolarmente corposo ma di un ottimo controllo della zona acuta, la Pieretti è stata fin da subito lodevole per la gestione della non facile entrata. Di entrambi bisogna rimarcare l’esecuzione del duetto al primo atto, tutto giocato sull’ottima dizione, la capacità di accentare e di dar colore alla parola

La Rondine, G. Puccini

Il soprano Chiara Pieretti è stata un’ottima Lisette senza dubbio il personaggio più esilarante dell’opera; si è capita la sua stoffa subito dalla difficile entrata che le ha assegnato il compositore sulle note bitonali dell’orchestra; ha proseguito la sua interpretazione con sicurezza e padronanza di palcoscenico, ma mi preme sottolineare il quasi inaspettato carattere emozionante e amorevole duetto con Prunier alla fine del primo atto, dove ha dato prova di grande bravura e sicurezza vocale nel pianissimo “si bemolle” sulle parole di “sono te”.

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